Equazioni differenziali del primo ordine

Equazioni differenziali del primo ordine

Un’equazione differenziale è una relazione tra la variabile indipendente x, una funzione f(x) che rappresenta l’incognita (y = f(x)), e le sue derivate (y’, y” …). In generale un’equazione differenziale si scrive in questo modo:

F(x; y; y’; y”; … ) = 0

L’ordine dell’equazione differenziale è il massimo ordine della derivata.

In quest’articolo vedremo le equazioni differenziali del primo ordine:

F(x; y; y’) = 0

Una soluzione di questa equazione è detta soluzione o integrale dell’equazione differenziale e il suo grafico è detto curva integrale. Le soluzioni di un’equazione differenziale possono essere infinite; l’insieme di tutte queste soluzioni si chiama soluzione generale o integrale generale. Imponendo delle condizioni iniziali (come abbiamo fatto negli esempi introduttivi) troviamo una soluzione particolare dell’equazione differenziale.

La soluzione generale di un’equazione differenziale del primo ordine è funzione della variabile indipendente x e di un parametro c: y = f(x; c).

Fra tutte le soluzioni dell’equazione differenziale, cerchiamo quella il cui grafico (curva integrale) passa per un punto particolare (x0, y0); tale problema è detto problema di Cauchy. Una soluzione particolare di un’equazione differenziale del primo ordine è quindi funzione solo della variabile indipendente: y = f(x). Tale soluzione non è altro che la soluzione del seguente sistema:

y0= f(x0) è detta condizione iniziale del problema di Cauchy.

Vediamo come si risolvono tre tipologie di equazioni differenziali del primo ordine:

  1. y’ = f(x);
  2. y’ = p(x) q(y) equazione differenziale del primo ordine a variabili separabili;
  3. equazione differenziale del primo ordine lineare
    • y’ = a(x) y + b(x) completa;
    • y’ = a(x) y omogenea.

Soluzione di un’equazione differenziale del tipo y’ = p(x)

y’ = f(x)

integriamo entrambi i membri

∫ y’ = ∫ f(x) dx => y = ∫ f(x) dx

Esempio 1: y’ = x => y = ∫ x dx => y = 1/2 x2 + c

Esempio 2: y’ = e-x => y = ∫ e-x dx => y = -e-x + c

Soluzione di un’equazione differenziale a variabili separabili: y’ = p(x) q(y)

y’ = p(x) q(y)

y’ si scrive nella forma dy/dx

dy/dx = p(x) q(y)

nell’ipotesi che q(y) ≠ 0

dy/q(y) = p(x) dx

integriamo entrambi i membri

∫ dy/q(y) = ∫ p(x) dx

Si risolve l’integrale e poi si analizza il caso q(y) = 0.

Esempio: y’ = 2xy => dy/dx = 2xy =>

per y ≠ 0

=> dy/y = 2x dx => ∫dy/y = ∫2x dx => ln|y| = x2 + c => y = ± ex2+c = ± ec ex2 => y = ± c’ ex2

Per y = 0, la derivata di una costante è y’ = 0; perciò y’ = 2xy diventa 0 = 0 che è un’identità. Quindi anche y = 0 è accettabile (è un integrale dell’equazione differenziale).

Soluzione di un’equazione differenziale del primo ordine lineare omogenea

y’ = a(x) y + b(x)
con b(x) = 0

Quindi un’equazione differenziale del primo ordine lineare omogenea è del tipo

y’ = a(x) y

che è un’equazione differenziale del primo ordine a variabili separabili la cui soluzione è:

dy/dx = a(x) y =>

per y ≠ 0

=> dy/y = a(x) dx => ∫dy/y = ∫a(x) dx =>

detta A(x) una primitiva di a(x)

ln|y| = A(x) + c => y = ± eA(x)+c = ± ec eA(x) => y = ± c’ eA(x) = k eA(x) (con k ≠ 0)

Per y = 0, la derivata di una costante è y’ = 0; perciò y’ = a(x) y diventa 0 = 0 che è un’identità. Quindi anche y = 0 è accettabile (è un integrale dell’equazione differenziale). In definitiva la soluzione è:

y = k eA(x) con k reale qualsiasi

Soluzione di un’equazione differenziale del primo ordine lineare completa

y’ = a(x) y + b(x)

Tale equazione può essere risolta mediante il metodo di Lagrange:

  • si risolve l’equazione omogenea associata y’ = a(x) y => y = k eA(x)
  • si sostituisce la costante k con una funzione di x: y = k(x) eA(x) con A(x) una primitiva di a(x)
  • si determina k(x) derivando: y = k(x) eA(x) => y’ = k'(x) eA(x) + k(x) a(x)eA(x) => y’ = k'(x) eA(x) + a(x) y
  • si sostituisce y’ nell’equazione originale: k'(x) eA(x) + a(x) y = a(x) y + b(x) => k'(x) eA(x) = b(x) => k'(x) = b(x) e-A(x) => k(x) = ∫ b(x) e-A(x) dx
  • la soluzione generale è quindi: y = k(x) eA(x) = eA(x) k(x) => y = eA(x) ∫ b(x) e-A(x) dx

Esempio: y’ = -xy + x

per confronto con y’ = a(x) y + b(x) si deduce che a(x) = -x e b(x) = x.

Si trova una primitiva di a(x): A(x) = ∫ -x dx = -x2/2 => A(x) = -x2/2. Fra tutte le primitive scegliamo quella con c = 0.

Poiché la soluzione generale è y = eA(x) ∫ b(x) e-A(x) dx, la soluzione dell’equazione differenziale è:

y = e-x2/2 ∫ x ex2/2 dx = e-x2/2 (ex2/2 + c) = 1 + ce-x2/2

SINTESI: SOLUZIONI DELLE EQUAZIONI DIFFERENZIALI DEL PRIMO ORDINE

y’ = f(x) => y = ∫ f(x) dx

A VARIABILI SEPARABILI
y’ = p(x) q(y)
=> ∫dy/q(y) = ∫p(x) dx e poi si analizza il caso q(y) = 0

LINEARE OMOGENEA (A VARIABILI SEPARABILI)
y’ = a(x) y
=> y = k eA(x) con k reale qualsiasi, dove A(x) = ∫a(x) dx

LINEARE COMPLETA (METODO DI LAGRANGE)
y’ = a(x) y + b(x)
=> y = eA(x) ∫ b(x) e-A(x) dx dove A(x) = ∫a(x) dx

Prof. Vito Egidio Mosca

Imparare la Fisica

Pubblicato da impararelafisica

Come è bello conoscere tante cose e non saperne altre, ma è ancora più bello scoprirne delle nuove anche se già scoperte da altri. Mosca Vito Egidio, Docente di Matematica e Fisica, Liceo Scientifico. Vincitore del Premio Antonella Bastai Prat 2009 dell'AIF. Vincitore del Premio Antonella Bastai Prat 2016 dell'AIF.