Potenziale elettrico

POTENZIALE ELETTRICO

Data una carica puntiforme Q ed una carica di prova q ad una distanza r da Q, fra di esse si instaura una forza:

F = K q Q/r2

Per rendere F indipendente dalla carica di prova (ma dipendente soltanto dalla distanza r dalla carica Q), si introduce il concetto di campo elettrico E:

E = F/q

Abbiamo definito l’energia potenziale elettrica come

U = K q Q/r

Anche in questo caso, l’energia potenziale dipende dalla carica di prova q!

Per renderla indipendente dalla carica di prova, si introduce una nuova grandezza detta potenziale elettrico V:

V = U/q

e poiché U = K q Q/r:

V = K Q/r

che dipende soltanto dal punto considerato (dalla distanza r dalla carica puntiforme Q).

Introduciamo adesso il concetto di TENSIONE ELETTRICA.

Dati due punti dello spazio A e B immersi in un campo elettrico prodotto da una carica puntiforme Q, si definisce la differenza di potenziale fra i due punti

Va – Vb = (Ua – Ub)/q = -ΔU/q

Questa differenza di potenziale è detta anche tensione elettrica.

Poiché L = -ΔU, la differenza di potenziale è anche:

Va – Vb = L/q

Cioè la tensione elettrica è il lavoro fatto dalla forza elettrica per spostare una carica di prova q da un punto A a B.

La tensione si misura in volt e il suo simbolo è [V].

Dalla precedente definizione si deduce che 1 V = 1 J/C (oppure 1 J = 1 V · C).

A proposito di unità di misura: sappiamo che il campo elettrico E = F/q [N/C].

Moltiplicando e dividendo per r la V = K Q/r :

V = K Q r/r2 => V = E r => E = V/r  [V/m]

cioè che il campo elettrico si misura anche in volt/metro.

Un’ultima unità di misura da introdurre e che spesso si incontra negli esercizi è quella di elettronvolt (eV); nel caso di una carica q pari a quella dell’elettrone e:

Va – Vb = L/q => e (Va – Vb) = L => 1,602 · 10-19 C · 1 V = 1,602 · 10-19 J = 1 eV

1 eV è l’aumento di energia di un elettrone che aumenta il suo potenziale di 1 volt:

1eV = 1,602 · 10-19 J

Prof. Vito Egidio Mosca
Imparare la Fisica

Pubblicato da impararelafisica

Come è bello conoscere tante cose e non saperne altre, ma è ancora più bello scoprirne delle nuove anche se già scoperte da altri. Mosca Vito Egidio, Docente di Matematica e Fisica, Liceo Scientifico. Vincitore del Premio Antonella Bastai Prat 2009 dell'AIF. Vincitore del Premio Antonella Bastai Prat 2016 dell'AIF.